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venerdì 30 maggio 2014

PROSA | PROSECCO & ROSA


La suggestione di un simile panorama, riporta a vacanze estive, sapori, colline.... Ma perché aspettare il sol-leone?
Ci si può godere questo e molto di più in una piacevole serata organizzata a Ca' del Poggio dove due cari amici "di merende" Paolo Ianna e Renato Grando hanno realizzato un evento che ha davvero dell'incredibile. Coniugare così tante situazioni in un nome non è cosa da poco e loro ci sono riusciti perché PROSA | PROSECCO & ROSA ha proprio tutto.

QUANDO?
Sabato 31 maggio a Ca’ del Poggio per una serata-evento all’insegna dei grandi vini!!

COME?
In ROSA come il Giro d’Italia, che a Ca’ del Poggio arriverà tre giorni prima, il 28 maggio.
In ROSA come il fiore che, per tradizione, abbellisce l’estremità dei filari delle viti.
In ROSA come due primedonne dello sport italiano, due autentiche stelle – rispettivamente del pattinaggio artistico e dell’atletica – che sabato 31 maggio daranno ulteriore prestigio alla prima edizione di “PROSA | PROSECCO & ROSA”, la serata-evento dedicata ai vini più ambiti e ricercati dell’estate: il Prosecco e i Rosè.
SILVIA MARANGONI, dieci volte iridata nel pattinaggio artistico inline, e MANUELA LEVORATO, per tante stagioni la donna più veloce d’Italia e primatista nazionale dei 200 metri, saranno tra gli ospiti d’onore della serata che si terrà sulla terrazza panoramica di Ca’ del Poggio Ristorante & Resort.
Due donne che interpretano lo sport ai massimi livelli terranno a battesimo “PROSA | PROSECCO & ROSA”. Una scelta non casuale per una serata all’insegna del colore tipico che caratterizza l’universo femminile.
Anche per questo, le ospiti di “PROSA | PROSECCO & ROSA” saranno invitate ad indossare un segno distintivo di colore rosa.

CHI?
TRENTA AZIENDE d’eccellenza nel settore vitivinicolo faranno passerella a Ca’ del Poggio Ristorante & Resort per far degustare i loro prodotti e far conoscere la loro visione del vino.
Grandi vini ma non solo, anche una selezione musicale internazionale, scorci romantici e uno speciale menù servito a buffet con le eccellenze dei presidi Slow Food. Una serata che non mancherà di appassionare gli amanti del buon vino e del buon vivere.

COSA?
Ecco il MENU' (da leccarsi letteralmente i baffi!!):
I cuochi di Cà del Poggio prepareranno un gustoso buffet a iniziare da un risotto con Riso di Grumolo delle Abbadesse e Carciofo violetto di Sant'Erasmo, presìdi Slow Food.
Sempre presidio il mais Biancoperla, una polenta bianca servita con le schie, piccolo gamberetto di laguna.
Presente la Latteria Perenzin con una selezione dei loro formaggi unitamente alle mostarde Lazzaris di Conegliano e, per concludere, un fresco immancabile gelato Rosa fragole e prosecco.

IN REGIA:
La selezione è stata curata dai due grandi nomi dell’enogastronomia italiana di cui sopra (miei cari amici): PAOLO IANNA, coordinatore della Guida Vinibuoni d’Italia e RENATO GRANDO, storico e gastronomo, fiduciario Slow Food d’area.

What else???

INFO&BOOKING:
PROSA | PROSECCO & ROSA prevede un ticket d’ingresso di 20 euro che comprende la degustazione libera di tutti i vini e dei piatti proposti a buffet da Ca’ del Poggio Ristorante & Resort.
PROSA | PROSECCO & ROSA
Ca’ del Poggio Ristorante & Resort, tel. 0438 787154.
www.cadelpoggio.it
Via dei Pascoli, 8 – 31020 San Pietro di Feletto (TV)

lunedì 5 maggio 2014

A proposito di Riesling?


Nel mio lungo peregrinare virtuale sono andata a farmi un giretto in Germania e sono capitata giusto giusto su una notiziola piuttosto interessante.
Deutsches Weininstitut
E' di recente pubblicazione la lista dei 50 migliori vini della Germania secondo il Deutsches Wein Institut. La branca inglese dell’organo di Stato tedesco che si occupa della promozione del vino (il Deutsches Wein Institut) con il proprio sito di riferimento www.winesofgermany.co.uk è uscita per la prima volta in assoluto con la classifica dei 50 migliori vini tedeschi.

Joe Wadsack
Centinaia di vini, in diverse varietà di stile, hanno partecipato alle selezioni per essere scelti fra i Top Fifty.
Riesling, Pinot Grigio, Sauvignon Pinot Nero i vini in concorso degustati dai 6 esperti giudici, capeggiati dal più illustre dei palati inglesi, Joe Wadsack, conoscitore quotatissimo di vini che ha al suo attivo diverse attività: da selezionatore, a formatore, da esperto di marketing, a conduttore televisivo al fianco di Kitty Johnson (figlia di quello stesso Hugh Johnson famosissimo al mondo per il suo libro The World Atlas of Wine) a entusiasta ambasciatore di Riesling e giudice alla International Wine Challenge (www.joewadsack.com).
Accanto a lui Roger Jones, proprietario e chef del The Harrow at Little Bedwyn, rinomato ristorante stellato già dal 2007 (http://www.rogerjonesconsultancy.com e www.theharrowatlittlebedwyn.com), Oliver McSwiney sommelier (www.greatwinesbytheglass.com), Anne Krebiehl formatrice e scrittrice (www.anneinvino.com), Matt Walls autore del libro Drink me oltre che giudice dei 3 concorsi mondiali più famoso al mondo l’International Wine Challenge, l’International Wine&Spirits Competition e il Decanter World Wine Award (www.mattwalls.co.uk).

Per amor di statistica va detto sono stati inseriti ben 34 Riesling su 50 vini selezionati tra versioni secche o dolci. E non potrebbe essere diversamente visto che questo è IL vino tedesco per antonomasia con oltre il 20% della produzione complessiva.
La classifica distingue poi tra bianchi tra le 5 e le 8 sterline, bianchi tra le 8 e le 15 sterline e bianchi da 15 sterline in su, vini rossi, vini dolci e vini meritevoli di entrare nel mercato inglese non ancora prezzati.
Balza all’occhio come la guida si soffermi sull’aspetto commerciale stimolando la scelta del consumatore proprio in base al prezzo. Non vi sono ulteriori discriminazioni fra un vino e un altro, non vi sono primi di serie A o B. Tutti 50 sono "Dei dell’Olimpo" per il mercato inglese con l’unica variabile sul prezzo che passa dal vino più economico a 6,99 sterline al più costoso che si quota a 70 sterline.

Tutta la classifica è disponibile su www.winesofgermany.co.uk/top-50 ed è riportata anche nel numero di maggio di Harpers Wine&Spirits www.harpers.co.uk

Abituata ai noti profumi friulani, mi rifarò un po' il naso andando a caccia di ardesia, fossile, mela verde, mango, papaia, ecc. Ma ciò che troverò nelle enoteche friulane è ancora un mistero. La ricerca comincia.

venerdì 2 maggio 2014

You Stringher e divagazioni enoiche dal Far East Film Festival

Come promesso ecco la seconda parte dell'intervista a Carolina Venturini e Sara Tortelli artefici del progetto You Stringher.
Giusto una rinfrescatina per chi non si è lasciato tentare dal click al link: trattasi di un'importante iniziativa, finalmente portata in una scuola ovvero all'Istituto Stringher di Udine, che prevede l'insegnamento all'utilizzo dei social network applicati alla materia turismo. Ci possiamo mettere di mezzo (quasi!) tutti, dal gestore di bed&breakfast al grande albergo, dal museo alla Proloco, dal ristorante all'agriturismo di collina, tutti hanno o perlomeno dovrebbero avere l'interesse a capire cosa si cela dietro i fantomatici concetti di "web marketing" o "social network"per comunicare la propria attività o il proprio territorio. Si, perché se aprire una pagina Facebook è facile come allacciarsi le scarpe o se postare un tweet e veloce come bere un caffè, non è altrettanto chiaro a tutti che queste due semplici azioni richiedono un preciso progetto. Ebbene seguendo il corso i ragazzi prima e anche gli operatori poi (iscrivetevi che il 9 maggio è dietro l'angolo!) riceveranno utili input per capire come procedere nello stravagante e colorato mondo social.

F: da dove parte l'idea di una corso di web marketing dedicato al turismo?
C: L’idea parte dall’amore per il Friuli Venezia Giulia, dalla convinzione che la nostra terra possa fare ancora molti passi da gigante nell’ambito della comunicazione e del turismo, partendo dai piccolissimi imprenditori e artigiani di settore fino ai Big incontrastati. Io e la mia collega siamo consapevoli di essere giovani e, sotto tanti aspetti, senza esperienze decennali alle spalle. Ma siamo altrettanto consapevoli del motore che ci spinge a voler fare qualcosa di positivo per la nostra regione ed è per questo che abbiamo chiamato gli esperti più importanti a livello regionale (e non solo) come relatori durante la giornata di formazione per le aziende turistiche (9 maggio 2014). Vogliamo iniziare a dare qualcosa alla nostra terra e pensiamo sia rilevante riuscire a raggiungere le persone con le storie di chi, usando i social network, ha costruito un successo che si rigenera ogni giorno.
S:. Ritengo che ci sia tanto da fare per rilanciare il turismo in una regione splendida come il Friuli Venezia Giulia Mi dispiace vedere le file ai confine con Slovenia e Croazia, d’estate, sapendo che tantissimi di quei turisti italiani e stranieri nemmeno si accorgono di quali splendide risorse avremmo da offrire: mare e montagne mozzafiato, relax e benessere nella natura, enogastronomia per tutti i gusti. Vorremmo con questa giornata di formazione dare un messaggio forte agli operatori del settore: è il momento di reagire, bisogna attrezzarsi per affrontare il mercato nel modo più adatto, ossia ascoltando il nostro utente e rispondendo alle sue esigenze. In una situazione complessa come quella attuale, dove i budget sono sempre più ristretti, ma la comunicazione richiede sempre più impegno e attenzione, vogliamo dare degli strumenti in grado di aiutare il mercato turistico regionale a rilanciarsi. I social network non sono la risposta alla crisi, ovviamente, ma un valido strumento, adattabile alle possibilità di ciascuno, per valorizzare la propria offerta a livello globale, perché, non so se dobbiamo ricordarlo, ma il mercato è globale.

E’ dunque la visione comune di entrambe che guarda al potenziale del FVG. Una speranza per far emergere anche e soprattutto tramite i giovani le peculiarità della nostra Regione.

F: il turista moderno è un fai-da-te soprattutto nel mondo dell'enoturismo; in FVG ci sono poi i turisti da spiaggia, i turisti di montagna, gli appassionati del trekking e delle corse in bici, i patiti delle sagre e quelli che passeggiano nelle città, Ejarque propone una strategia di marketing basata sulle esperienze e quindi sulle emozioni: che valore ha l'esperienza nel mondo del social, come può essere trasmessa un'emozione?
C: Ejarque parla di emozioni e del valore dell’esperienza del singolo all’interno di una strategia di marketing per lo sviluppo di promozione turistica: il #PianoTurismoFVG, presentato di recente agli operatori di settore, evidenzia più volte l’importanza dell’esperienza del cliente come motore di passaparola autentico e credibile, in grado di stimolare pubblicità realistica, attivando motori e strategie di comunicazioni specialistiche a livello regionale. Le storie e le emozioni sono quanto di più importante abbiamo a disposizione per comunicare qualsiasi cosa a qualcuno. Nel mio piccolo, siccome considero le storie un elemento irrinunciabile, sto organizzando un corso dedicato allo storytelling e ai contenuti per il web in chiave emotiva-emozionale. L’esperienza raccontata sorpassa la pubblicità ed è credibile perché il turista che ha vissuto un viaggio con l’anima, il cuore e la razionalità sarà una voce interessante da ascoltare. Molto più interessante di qualsiasi slogan pubblicitario, anche avvincente, creato a tavolino.
S: Il mondo dei social vive di emozioni e le stimola per trovare i contenuti. Facebook, in fondo, risponde anche alla nostra esigenza tutta emotiva di fare un salto nel passato e riallacciare i rapporti con vecchi amici d’infanzia che non si sentono più da tempo. I social attraverso le nostre esperienze ci permettono di raccontare ai nostri amici le emozioni che abbiamo vissuto, che spesso si trasformano in “recensioni” e “raccomandazione”, i famosi giudizi che un tempo si scambiavano al bar, davanti ad un caffè o un aperitivo, con la propria cerchia di amici, e oggi si scrivono sul web, magari anche in inglese, per permettere a tutto il mondo di rivivere quella splendida emozione che abbiamo vissuto noi.

Social & Storytelling? Mumble....un mondo intero da scoprire....che per il settore del turismo, come in quello dell'enogastronomia è forse la svolta decisiva.